Informazioni del Percorso
- Bellezza: 5
- Partenza: 45.813974,6.957376
- Durata: 04:40
- Quota: 3535 mt
- Dislivello: 322 mt
- Distanza: 2.85 km
- Tipologia: Alpinismo
- Difficoltà: PD+
- Stagione: Estate
- Esposizione: Nord-Est
Dopo aver perso praticamente tutte le uscite con il CAI a causa di un'infiammazione alla bandelletta ileotibiale al ginocchio sinistro, provo dopo un periodo di massimo riposo a godermi l'ultima uscita sul monte bianco. Seppur con molta paura sia per il possibile dolore al ginocchio sia di rischiare di soffrire di mal di montagna non sapendo se no soffrivo o meno, sabato giungiamo in pochi minuti, attraverso la funivia, ai 3375 mt del rifugio Torino. Passiamo la mattinata e il primo pomeriggio a simulare cadute in crepacci per realizzare manovre di soccorso in completa sicurezza. Avvolti da uno splendido panorama completamente privo di nubi in uno splendente sole estivo, ci godiamo il resto della giornata in attesa della cena. Alle 19 un uomo inizia a suonare un campanaccio come quello che si mette alle mucche per avvisare che la cena era pronta. Nel giro di mezz'ora abbiamo già finito e verso le 21:30 il sonno mi prende alla sprovvista. Nonostante fosse la mia prima volta a dormire in così alta quota, sono riuscito a dormire molto bene fino all'ora della sveglia: le 3:30. Appena aperti gli occhi mi sopraggiunge un mal di testa abbastanza forte ma un Moment ha risolto la situazione. Alle 4 facciamo un'abbondante colazione e, praticamente senza aver ancora deglutito, iniziamo a prepararci per l'ascensione. Alle 5 in punto iniziamo la progressione sul ghiacciaio e il sole che ancora non era spuntato, offriva abbastanza luce da non usare i frontalini. Il ghiaccio, irrigidito dal freddo della notte, permette un progressione semplice e veloce. Dopo aver aggirato la cresta Marbrées, ponendoci alle spalle del dente del gigante, ci togliamo i ramponi e iniziamo ad arrampicarci sulla cresta attraverso una conserva media protetta tra infiniti spuntini e lastre di pietra. Fino a che il sole era ancora nascosto la temperatura era perfetta ma, gia poco prima delle cima, i quasi 3500 mt di quota non bastano a tenerci al fresco. Saliti sulla Punta Nord (3535 mt), la discendiamo e ci dirigiamo verso la Punta Sud. Poco prima di questa si trovano due soste dove abbiamo eseguito una calata in corsa doppia che in pochi minuti ci ha riportato sul ghiacciaio. Lo ripercorriamo e poco dopo ci ritroviamo nuovamente al rifugio Torino (3375 mt).
- casco
- imbrago
- frontalino
- cordini
- mezza corda ~15mt
- ramponi
- occhiali da sole
- crema solare
- picozza
- rinvii (pochi)
- Friends (pochi)
- set piastrina gigi
- moschettoni a ghiera
- longe
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